“Uomo e Dio (sono) come Uno” [Masahisa Goi]
Masahisa Goi (1916 - 1980) nacque il 22 novembre del 1916 a Tokyo.
Aveva otto fratelli, nati come lui in una famiglia che li supportava con mezzi semplici e modesti; egli era anche alquanto fragile fisicamente e fin dall’infanzia fu affetto da diverse malattie; si mostrò tuttavia da subito un bambino ambizioso, che già dalla tenera età di tre anni iniziò a mostrare le inclinazioni che caratterizzarono più tardi la sua vita personale e sociale.
Amava le arti ed era particolarmente affascinato da letteratura e musica, tanto che sognava diventare un insegnante o uno scrittore.
Masahisa mostrò un vivo interesse per gli studi, mantenendo un caratteristico atteggiamento allegro ed ottimista anche nei casi di circostanze sfavorevoli.
Tuttavia, a causa dei un gravoso periodo lavorativo e delle sue continue fragilità di salute, egli iniziò ad avvertire notevoli problemi sanitari che probabilmente lo hanno spinto a condurre vari studi esoterici sulla guarigione spiritica, allo yoga, alle arti marziali ed alla pratica di varie pratiche spiritiche, che comprendevano lunghe ore di meditazione.
Durante lo scoppio di Seconda Guerra Mondiale, non potendo prestare servizio militare, Masahisa Goi, dovette accontentarsi di manifestare il suo patriottismo facendo eseguire canti militari al coro aziendale della Hitachi, che lo impiegò come capo-coro e musicista.
Dopo la guerra, turbato dalla disfatta del Giappone, iniziò a frequentare prima la società Sekai Kyusei Kyo, quindi la Seicho no Ie, meditando nel frattempo sui problemi politici come impiegato di un sindacato e cercando nei rispettivi fondatori un leader per la costruzione del nuovo Giappone.
Quando egli realizzò che, a suo dire, nessuno dei due – né Mokichi Okada (1882 - 1955), né Masaharu Taniguchi (1894 - 1985) – aveva intenzione di assumere questo ruolo, si allontanò deluso e si rifugiò nelle pratiche spiritiche.
Tramite i messaggi degli spiriti e la scrittura automatica, affermò nel 1949 di avere ricevuto un insieme di dottrine sulla non realtà del mondo materiale, e postulò che il male non esistesse realmente.
Formulò una semplice concezione sui pensieri negativi della vita e delle vite passate, destinate a svanire nel nulla quando, con la guida dei suoi Spiriti Custodi, l’uomo coltiverebbe pensieri positivi e pronuncerebbe parole appropriate, ricavate anche dalla tradizionale scienza giapponese dei suoni (kototama). Goi Sensei diventò un pacifista integrale, abbandonando il suo lavoro per darsi interamente alla spiritualità: egli non propose di opporsi alla guerra con mezzi politici, ma con il pensiero positivo, l’aiuto degli spiriti e la forza di certe specifiche parole, rifiutandosi di essere pagato dai suoi sostenitori ed, a suo dire, desiderando solo di essere al servizio della società, in preghiera costante per la sua pacificazione definitiva.
Dal 1951 raccolse discepoli nella organizzazione Byakko Shinko Kai (“Società della Luce Bianca”), proponendo una semplice pratica che consiste nella ripetizione della “Preghiera per la Pace” (il cui testo è: “Che la Pace prevalga sulla Terra – Ci sia Pace nelle nostre case e nelle nostre nazioni – la nostra missione possa essere compiuta – Vi ringraziamo, divinità e spiriti custodi”).
Dopo la morte di Goi Sensei, la figlia adottiva Masami Sajonji diventò la guida del movimento.
Rispetto ad altre nuove religioni giapponesi, i membri non sono molti (ventimila in Giappone, qualche migliaio all’estero), ma la “Preghiera per la Pace” e l’erezione di “Pali della Pace” (ve ne sono oggi oltre centomila nel mondo, e l’attività si è intensificata dopo l’11 settembre 2001) hanno ultimamente ottenuto un’audience molto più vasta.
Perché mai Aikime si occupa di questa figura storica giapponese del secolo scorso?!
Il motivo è facilmente intuibile: Masahisa Goi Sensei entrò in contatto con il Fondatore dell'Aikido intorno agli anni '60... nel periodo, cioè, in cui O' Sensei stava ultimando di integrare definitivamente la dimensione spirituale nelle pratiche corporee che insegnafa... o meglio ancora, nel periodo nel quale la dimensione spirituale costituiva per Ueshiba Sensei la parte predominante della sua concezione di vita (molti allievi erano contrariati, perchè a lezione venivano da egli intrattenuti con discorsi filosofici e spirituali anziché praticare tecniche marziali!).
Di questo incontro "casuale" e fortunato pare siano state riportate le parole esatte, a quanto sembra particolarmente significative...
- O' Sensei si presentò dicendo: "Piacere, io sono l'Universo..."
- Goi Sensei replicò: "Piacere... anch'io!".
Ne nacque una solida, personale, reciproca amicizia ed un sodalizio di comprensioni sottili sulla realtà ultima delle cose, che più volte è stata rimandata in modo analogo da entrambi: Morihei Ueshiba si affiliò come membro alla Biakko Shinko Kai, a riprova della sua vicinanza con il Fondatore di questa ultima.
La conoscenza di questa figura carismatica di spicco, poco conosciuta alle nostre latitudini... può quindi gettare nuova luce sullo studio delle filosofie del Fondatore dell'Aikido.
Masami Sajonji, erede del movimento spirituale di Goi Sensei, ha affermato di aver ricevuto dallo spirito di quest'ultimo istruzione in merito alla composizione di due IN, cioè sequenze di mantra e mudra... (una sorta di kata gestuali e vocali) che faciliterebbero, se eseguiti con regolarità e determinazione, la realizzazione del piano di pace desiderato fortemente da Goi Sensei, ma anche da Ueshiba Sensei stesso.
Essi sono "Ware soku Kami nari" ("Io sono un Essere divino") , mostrato nel video sottostante e dettagliato cliccando su questo LINK
e "Jinrui soku Kami nari" ("l'Umanità è divina") , mostrato nel video sottostante e dettagliato cliccando su questo LINK
Che la pratica di questi IN effettivamente conduca ai risultati che essi si prefiggono non è ora compito del Post approfondire...
...certo è che che l'Aikido e Goi Sensei ebbero delle relazioni forti importanti fra loro, probabilmente anche influenzandosi a vicenda in qualche misura.
Il nostro compito, al solito, è di aprire nuove strade e direzioni di indagine, non di completarle o esaurirle.
Ringraziamo sentitamente la Sig.ra Sonoko Tanaka, per molti anni Aikidoka traduttrice di Morihiro Saito Sensei ai seminari in tutta Europa, ed intima amica della nostra Redazione, per averci fatto conoscere la realtà di Biakko Shinko Kai e del suo Fondatore, Goi Sensei.
In conclusione, qualche breve frammento dei discorsi che O' Sensei fece ai raduni Biakko Shinko Kai:
"...Come essere umano, ognuno deve svolgere incessantemente pratiche ascetiche in solitudine, in accordo con la missione assegnataci. In altre parole, se studiamo a fondo la nostra divinità protettrice principale e anche il nostro corpo e la nostra mente cominceremo a comprendere il lavoro che dobbiamo svolgere nella nostra vita quotidiana. Allo stesso tempo, dal punto di vista della preghiera, io stesso rispetto Goi Sensei e la Via che egli ci mostra. Anche se io non rimango costantemente in questa condizione quando io, ogni mattina e ogni sera, prego e ringrazio gli spiriti divini del Cielo e della Terra per la loro grande autorità divengo talmente chiaro e sereno nell’intermo mio corpo, come se fossi uno specchio, che non potrei esprimere una tale purezza con le parole. [...]
Goi Sensei conosce bene questa materia. Non dobbiamo parlare di argomenti difficili. Se voi (rivolgendosi alla platea del Byakko Shinko Kai) continuate a pregare senza fare domande, Goi Sensei si prenderà carico di voi. Grazie a Goi Sensei, anche l’Aikido si evolve tramite la preghiera. In altre parole, la condotta del vostro spirito verrà purificata tramite le preghiere". [Morihei Ueshiba, O' Sensei]
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