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domenica 17 maggio 2009

富木謙治 Kenji Tomiki: il cuore sportivo dell’Aikido


“Si sono molti differenti sentieri ai piedi di una montagna, ma ciascuno di essi ha la speranza di raggiungere la stessa magnifica cima”.
[Kenji Tomiki]

Kenji Tomiki nacque il 15 marzo del 1900, nella città di Kakunodate, nella prefettura di Akita. Era il figlio maggiore di Shosuke Tomiki e sua moglie Tatsu.
Pare che quando avesse circa 6 anni, iniziò a maneggiare per la prima volta una spada di legno, mentre, all'età di circa 10, dopo essersi iscritto alle elementari, si unì al Club di Judo cittadino.

Nel 1913 si iscrisse alle scuole superiori nella Scuola prefetturale di Yokote. Era attivo presso il Club di Judo e, sul diploma scolastico ricevette un merito sia per il percorso accademico, sia per l'educazione fisica.
Nel novembre 1919 ricevette il suo primo Dan di Judo.

In seguito al suo diploma si ammalò e ci vollero tre anni e mezzo per recuperare completamente la salute. Durante questo periodo, ricevette l'incoraggiamento ed il supporto di suo zio Hyakusui Hirafuku che era un artista famoso dell’epoca.

Nel 1924 entrò nel dipartimento di Economia politica dell’università di Waseda. Questa era anche l’epoca d’oro del Waseda Judo Club e Kenji divenne famoso per le sue capacità brillanti nel Judo. Egli fu il segretario dell’Associazione studentesca di Judo a Tokyo ed ebbe il piacere di incontrare Jigoro Kano del Kodokan, che ebbe una grande influenza su d lui. Nel 1925 (o 1926, non è chiaro dalla sua biografia), incontrò per la prima volta in autunno il Maestro di Daitoryu Aikijujitsu, Morihei Ueshiba. Rimase affascinato dalle tecniche di Ueshiba e si aggregò alle sue lezioni. Più tardi O’ Sensei iniziò a chiamare il suo percorso personale Aikido. Iniziò così l’allenamento di una vita nell’Aikido per Tomiki. Lo stesso anno ottenne il 5° Dan in Kodokan Judo.

Mentre lavorava per il Dipartimento dell’elettricità nella Prefettura di Miyagi, nel 1929, fu scelto per rappresentare l’intera Prefettura nel primo torneo in presenza dell’Imperatore (il torneo All Japan è iniziato da questo evento durante l’anno seguente).

Nel 1931, fece ritorno alla sua città natia ed assumendo una carica presso la Junior High School di Kakunodate. Incontrò Hideo Oba (precedentemente Tozawa), figura che iniziò un encomiabile sforzo per aiutare Kenji Tomiki a realizzare i suoi ideali di Budo.

Nel 1936 si spostò a Manchukuo, lo stato provvisorio giapponese in Manciuria, prima della Guerra, in qualità di insegnante all’istituto di Daido. Insegnò a quel tempo Aiki Budo all'esercito di Kanton e all’Imperial Household Agency.

Nel 1938 divenne un professore assistente alla Kenkoku University di Manchukuo.
Ha insegnato al Aiki Budo come componente normale del programma di studi ed ha tenuto numerose conferenze sul Budo.

Nel 1940 (1942 secondo alcune altre fonti biografiche) fu il primo al mondo a ricevere l’8° Dan da Ueshiba Sensei ed iniziò la sua ricerca della modernizzazione dell’Aikido.

Ogni estate, per i 4 anni successivi, ha insegnato ai gradi più alti del Kodokan in seno ad comitato che studiava le tecniche nelle quali c’è una certa distanza fra i due partners.

Nel 1945, Tomiki continuo a lavorare per tre anni sulla sua idea di Budo durante la sua detenzione forzata in Siberia, dopo la sconfitta del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale.

Insieme Sumiyuki Kotani e Tadao Otaki, nel 1953, si recò in America insieme ad una delegazione di Judoka, ad insegnare presso l’U.S. Airforce in 15 stati.

Nel 1954, divenne professore alla Waseda University e aprì il Dipartimento di Educazione Fisica dell’università. Ha pubblicato in quel anno il libro “Judo Taiso”. Due anni più tardi fu la volta di “Judo with Aikido” in inglese, che fu in seguito rinominato “Judo and Aikido”, mentre l’edizione francese venne pubblicata nel 1960; questi scritti aiutarono notevolmente la promozione e l’espansione dell’Aikido nei paesi dell’ovest.

Nel 1958 fondò il Waseda University Aikido Club, di cui divenne responsabile. Pubblicò “Aikido Nyumon”, che è ancora stampato tutt’oggi. Da questo anni fece notevoli progressi la sua ricerca in merito ad un Aikido competitivo.

Nel 1964 divenne capo del Dipartimento in coincidenza con l'inizio di un corso speciale di educazione fisica. Pubblicò “Shin Aikido Text” (“Il nuovo manuale di Aikido”).

Nel 1967 aprì ad Osaka lo Shodokan Dojo, con la funzione di primo Dojo eslusivamente dedicato alla ricerca nell’Aikido.

Lasciò l'università di Waseda nel 1970 e pubblicò “Taiiku To Budo” (“Educazione fisica e Budo”) e presiedette la prima All Japan Student Aikido Tournament del Giappone. Le basi per Aikido competitivo erano state gettate.

Nel 1971 ricevette 8° Dan in Kodokan Judo.

La Japan Aikido Association (JAA) fu fondata quindi nel 1974 con Kenji Tomiki quale primo Presidente, mentre l’anno successivo divenne vice-Presidente della Budo Society of Japan.

Nel 1976 Shodokan Dojo venne considerato il Dojo centrale della Japan Aikido Association, con Tomiki come direttore. Attualmente il direttore del Dojo e capo Istruttore della JAA è Tetsuro Nariyama Sensei.

Nell’inverno del 1977 visitò l’Australia a seguito dell’invito dell’Australian Aikido Association.

Kenji Tomiki si spense il 25 dicembre del 1979, all’età di 79 anni.




Lo stile competitivo da lui creato si chiamava, dal nome del suo Dojo,
Shodokan Aikido, ma tutt’oggi viene spesso identificato come Tomiki Aikido.


Formulò ed esplorò teorie e pratiche concernenti metodi di allenamento basati su kata ed una forma particolare di competizione free-style, che lo misero in disaccordo con una gran parte del mondo dell’Aikido, che considera la non competitività dell’Arte un valore aggiunto al quale non è opportuno rinunciare.

Tomiki Sensei è forse maggiormente conosciuto nel mondo del Judo, per la sua influenza nello sviluppo del Kodokan Goshin Jutsu kata. Il suo scritto “Judo”, pubblicato nel 1956, è considerato indiscutibilmente un classico. L'appendice inerente l’Aikido a tale libro è probabilmente il primo testo ad essere stato pubblicato in lingua inglese sulla nostra Arte.

Kenji Tomiki Sensei
trascorse numerosi anni con due dei più grandi geni marziali della storia giapponese, Jigoro Kano e Morihei Ueshiba, possedette sia le prospettive del Judo, che dell’Aikido a livelli molto profondi e quindi, dal punto di vista del Budo, ne classificò i principi fondamentali. Con i principi dell’Aikido come base, coniò una forma di randori che include atemi waza (tecniche di percossa) e kansetsu waza (tecniche di rottura o lussazione), cosa che Jigoro Kano stesso fu incapace di fare.



Sicuramente questo Maestro fu un grande conoscitore della tradizione marziale nipponica e un instancabile ricercatore nel campo del Budo, la cui storia ed i cui risultati notevoli sono storicamente importanti da conoscere per i praticanti di Arti Marziali.

Il suo tentativo di rendere parzialmente agonistico l’Aikido ha suscitato, come si diceva, pesanti critiche, oltre che alcuni entusiasmi… cosa forse comprensibile nell’ottica più tradizionale dell’Arte. Ma egli era un ricercatore e, dall’alto del livello raggiunto, si è sentito fortunatamente libero di continuare una sperimentazione sulla strada che egli riteneva interessante.

Da questo punto di vista ed indipendentemente dalla nostra opinione in merito all’Aikido competitivo, ci pare importante ed encomiabile la sua volontà di esplorazione che si espandesse anche ben al di là di quanto O’ Sensei gli avesse insegnato: egli ha quindi vissuto l’Arte del Fondatore come una disciplina che conferisce libertà e possibilità inedite di sviluppo… fattori importanti che gettano nuove speranze anche per l’Aikido del nostro futuro.

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